domenica 24 marzo 2013






LETTERA ALLA REDAZIONE LOCALE
CERCASI FOTO DISPERATAMENTE.

18/8/2008 Storia che sembra irreale, ma l’ ho vissuta e racconto a te caro amico mio…..
Avevo otto anni, quando venne a mancare mio padre e le poche foto che lo riguardavano, erano quelle raccolte nell’ album del suo funerale, logorate dal tempo e di conseguenza disperse. La sua figura, il suo sorriso dalla dentatura perfetta che elargiva compiaciuto, quando il suo “squadrone” era riunito (i suoi otto figli), vive ancora nitido nei miei ricordi da circa cinquanta anni. Nel settembre di quattro anni fa, esattamente nel 2004, camminando per le strade della mia città, mi ritrovai in via Dante con i pensieri che affollavano la mia mente sconvolta, per via di una situazione familiare abbastanza difficile. Tra i pensieri improvvisamente si fa strada un nomignolo con cui abitualmente mi chiamavano i miei genitori, d’istinto volgo lo sguardo su un grande manifesto che ritraeva una vecchia immagine della Madonna dei Martiri su di una barca, circondata dai tanti natanti in costume da bagno di quella epoca (fine 1940/ed inizi del 1950). Sulla barca c’erano alcuni carabinieri in divisa uno dei quali sembrava dirmi: Assuntina! Mi riconosci? Incredula, mi avvicinai per vedere meglio le fattezze di colui che sembrava fissarmi sorridendo e le parole che uscirono dalla mia bocca furono in un primo momento un incerto sussurro: è m-mio pa-padre? Di seguito, quando la mente assimilò l’incredula realtà, ne uscì un deciso: È MIO PADRE! SI’! E MIO PADRE! un forte fremito attraversò il mio corpo, era davvero mio padre così com'era nei miei ricordi. Rimasi a guardarlo fino a che le lacrime mi appannarono la vista. Avrei voluto interessarmi subito e cercare l’autore di quel manifesto, ma la burrasca familiare durò abbastanza a lungo e ciò mi fu d'impedimento. Il mio pensiero volava e vola ancora oggi molto spesso a quell'immagine che non ho potuto più rivedere. Appena mi fu possibile, mi avventurai in una ricerca affannosa tra associazioni, fotografi per poi arrivare ad una tipografia situata in piazza Sant’Angelo dove finalmente un signore anziano (probabilmente era il proprietario) molto distinto, si prestò per aiutarmi nella ricerca di quell’ultimo manifesto che ricordava di avere depositato da qualche parte della sua tipografia. Mi disse anche che era stato tratto da una fotografia che una persona le aveva fornito, ma non sapeva chi fosse.- Più volte sono ritornata in quella tipografia da quell’anziano signore che continuava a cercare. Un giorno non trovai più quell’uomo gentile ed il personale scaricava l’un altro la responsabilità di quella ricerca. Ho pensato di scrivere alla redazione del suo giornale, con la speranza che si possa aprire uno spiraglio.- Precisamente non so come e ne perché, ma desidero ritrovarla e possibilmente farne una copia. Su di una parete della mia casa sono appese le fotografie di mio figlio e due dei miei fratelli in divisa da carabiniere. Sarebbe per me emozionante aggiungere quella del loro predecessore: MIO PADRE, ed ancor di più ricordare il giorno in cui, dal manifesto, sorridente, egli, mi chiamò.

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