Da una pagina di diario del 05/03/2013 Caro diario NONNA RACCONTA

Ciabatte, calza maglia,felpa e una larga mantella che mi avvolge…Orecchini,. occhiali, qualche goccia di profumo e son pronta in un baleno. Con mia figlia vado a far spesa..hoooo!!!! naturalmente io non esco dalla macchina ma rimango seduta con i nipotini mentre la loro mamma fa spesa al mercato:1 pane,2 uova, pesce e 3 broccoli per farne 4 salti in bocca… Mia figlia fa parte di quella categoria di fessi che volendo o non volendo la parità tra uomini e donne, si ritrova madre di gemellini e deve appunto far da madre, da moglie, da casalinga e poi c’è il lavoro d’ufficio quindi ogni cosa è cronometrata perfino pe na cagata…che bella sviolinata la parità de sta pizza qua! Va be! Facciamo spesa, il cronometro segna e ci dobbiamo affretta'. Nel traffico cittadino, un furgoncino procede singhiozzando, ora corre, poi rallenta, ma ciò che attira la mia attenzione è proprio un cane che segue il furgoncino correndogli di fianco incurante del traffico e così una macchina lo sfiora ed un'altra ferma di colpo la sua corsa…c’è l’auto che sbanda e un'altra che rallenta, ma il furgoncino non accenna a fermarsi. Povera bestiola che correndo con il muso rivolto al guidatore del furgone sembra implorarlo FERMAI!!! Fammi salire. Stanco di correre vacilla poi si riprende a correre con la lingua penzoloni. Il semaforo arresta ogni corsa e piena di rancore il mio sguardo cerca il guidatore perché la voglia di dirgliene 8 è tanta! Un giovane uomo che con finta aria disinvolta serra tra le labbra un mozzicone di sigaretta. Aveste visto che ceffooo!!! Pareva dirmi minaccioso:che cacchio vuoi? Mentre la povera bestiola ansimava di stanchezza. Non so se era il suo cane, e nemmeno se stava tentando di abbandonarlo, ho voltato lo sguardo e via da quella vista…Quella bestiolina mi ha fatto tanta pena…quell’uomo mi ha fatto tanto schifo, ma più di tutti tanto compassione l’ho provato per me perché impotente,non ho potuto fare niente ed invece avrei voluto avere il potere di invertire i ruoli per poi spingere l’acceleratore e col capo fuori dal finestrino gridarle: COME STAI ORA BELLO STRONZO!?